Drogati di pizza? Non siete soli!
Scritto da Chiara il 14 Gennaio 2019
La pizza crea dipendenza? Qualcuno è riuscito perfino ad inserirla tra gli alimenti concessi dal nutrizionista nella dieta settimanale.
Cos’è una settimana senza una grande pizza, meglio se margherita dop alla napoletana? Detto ciò, pare che questo modo di dire sia sostenuto anche scientificamente: un approfondimento online su Cnn Health, che parte dai risultati di uno studio di qualche anno fa, cerca di dimostrare infatti che la pizza è il cibo numero uno tra quelli che creano un sintomo associabile alla dipendenza.
Gail Vance Civille ha fondato Sensory Spectrum, ovvero un’azienda di consulenza che aiuta le imprese a comprendere come gli stimoli sensoriali guidano le percezioni dei consumatori. La ricercatrice spiega: “Sono affascinata dal fatto che le persone mangino quasi ogni tipo di pizza, non necessariamente la ‘migliore’. E sicuramente ciò è collegato alla scelta superba di ingredienti che contengono grassi, zucchero e sale, che soddisfa l’amigdala, un’area cerebrale, e rende il cervello molto felice”.
Nello stesso reportage Cnn, parla Herbert Stone, analista sensoriale spiegando la sua opinione. “Una buona combinazione tra la base, la mozzarella costituisce un abbinamento di ingredienti aspri e piccanti. Poi c’e’ il pomodoro cotto con un carattere fruttato, che completa il formaggio”, queste le sue parole.
Anche i colori della pizza secondo gli studiosi giocano un ruolo importante nella capacita’ di far venire l’acquolina in bocca. Un’armonia, dunque, tra ingredienti, colori, odori e sapori. Non stupisce quindi che negli Stati Uniti le degustazioni di questo patrimonio Unesco vengano identificate come “Esperienze”.