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Alvaro Morata papà di due gemelli

Scritto da il 3 Agosto 2018

Alvaro Morata è diventato papà. Sono finalmente nati a Mestre i figli gemelli di Alice Campello e Álvaro Morata. Alessandro e Leonardo i nomi scelti per i due bimbi, come la blogger e il calciatore avevano rivelato via social pochi mesi fa.

Ma partiamo dall’inizio, conosciamo meglio la neo mamma e il neo papà.

Alice Campello, ventunenne Veneziana laureata all’Università IULM non si definisce una fashion blogger anche se è seguitissima ed amatissima sui social network. Una carriera già iniziata precedentemente come modella per varie aziende e riviste di moda, deve il suo successo proprio grazie ai social, e si può dire che l’amore con Morata è scattato allo stesso modo.

Per quanto riguarda il campo lavorativo, diverse aziende, soprattutto di costumi da bagno, l’hanno notata e hanno deciso di investire sulla sua immagine facendola posare per prestigiose riviste di moda, permettendole di creare poi una linea di costumi tutta sua.

Álvaro Borja Morata Martín è nato a Madrid il 23 ottobre del 1992. Professione calciatore, attaccante del Chelsea e naturalmente della nazionale spagnola.

Alice ha confessato che è stato proprio il Bomber a contattarla, ed inizialmente lei era diffidente, dopodiché si sono incontrati a Milano. È bastata solamente una settimana per far scattare la scintilla e far partire una bella storia d’amore. I due ragazzi hanno bruciato tutte le tappe, la loro storia d’amore è nata per caso ma i due dopo poco tempo si sono sposati a Venezia e ora hanno avuto due gemelli.

«Non potrei amare di più la mia famiglia e non potrei essere più felice di così. È inspiegabile», ha scritto la blogger su Instagram, condividendo la prima foto in quattro. E poi il messaggio al marito. «Grazie per tutto quello che hai fatto e fai per me e grazie per essermi stato così vicino in tutta la gravidanza e oggi. Sei il miglior marito e papà del mondo amore mio».

«Sono stati solo 9 mesi, ma per noi sono stati 3 anni», ha scritto il calciatore del Chelsea raccontando di notti in ospedale e giorni di immobilità forzata. «Questi mesi hai combattuto come una leonessa, non posso essere più orgoglioso di te», ha continuato rivolgendosi alla sua Alice.

Ora che il peggio è passato e che i bambini sono arrivati in famiglia inizia una nuova avventura. In quattro.


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